Divieto di impianti fotovoltaici su Terreni Agricoli: cosa dice il decreto e le eccezioni

campo agricolo con pannelli solari. Divieto di impianti fotovoltaici su terreni agricoli
Divieto di Impianti Fotovoltaici su Terreni Agricoli al CDM del 6 maggio 2024. Tuttavia, questa restrizione prevede alcune deroghe importanti.

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Divieto di Impianti Fotovoltaici su Terreni Agricoli: nel Consiglio dei ministri del 6 maggio 2024, è stato approvato un decreto che vieta, appunto l’installazione di impianti fotovoltaici nei terreni agricoli. Tuttavia, questa restrizione non è totale e prevede alcune deroghe importanti.

Il divieto di impianti fotovoltaici su terreni agricoli.

Il provvedimento del DL Agricolura approvato il 6 maggio dal CDM impedisce l’installazione di impianti fotovoltaici a terra in aree agricole. Il divieto, inoltre, sarà applicato non solo ai nuovi impianti, ma potrà prevedere anche eventuali estensioni di quelli già esistenti.
Tuttavia, c’è una ragione dietro questa decisione.

Quali sono le motivazioni che han portato al divieto di Impianti Fotovoltaici su terreni Agricoli.

Il divieto è stato proposto per risolvere una controversia tra due ministeri: l’Agricoltura e l’Ambiente. L’Agricoltura, guidata da Francesco Lollobrigida, sosteneva un divieto più ampio, mentre l’Ambiente, guidato da Gilberto Pichetto Fratin, era favorevole allo sviluppo delle fonti rinnovabili, compresi i terreni agricoli.

L’Aspetto Tecnico.

Per comprendere meglio le motivazioni, è importante esaminare l’aspetto tecnico. Gli impianti fotovoltaici a terra richiedono la posa di pannelli solari direttamente sul terreno. Questo comporta alcuni svantaggi:

  1. Impatto Ambientale: L’installazione di pannelli a terra può alterare il suolo e influenzare la biodiversità locale. La copertura del terreno riduce la luce solare disponibile per le piante e può compromettere la crescita delle colture.
  2. Utilizzo del Suolo: I terreni agricoli sono preziosi e limitati. L’installazione di impianti fotovoltaici potrebbe ridurre lo spazio disponibile per la coltivazione, creando una competizione tra agricoltura e produzione di energia.
  3. Manutenzione e Accesso: Gli impianti a terra richiedono manutenzione regolare e accesso per pulizia e riparazioni. Questo potrebbe interferire con le attività agricole.

Le Deroghe al divieto di Impianti Fotovoltaici su terreni Agricoli.

Impianto agrivoltaico. Deroga al divieto di impianti fotovoltaici su terreni agricoli

Il Decreto Agricoltura prevede, tuttavia, alcune eccezioni:

  1. Agrivoltaico: gli agricoltori potranno continuare a installare pannelli fotovoltaici a più di due metri da terra. Questo sistema, chiamato “agrivoltaico”, consente di utilizzare i campi per le coltivazioni e produrre energia contemporaneamente. Anche se più costoso rispetto all’installazione tradizionale, rimarrà l’unico modo per gli agricoltori di ottenere un ritorno economico dagli impianti. Per la creazione di impianti agrivoltaici, inoltre lo Stato ha previsto diversi incentivi.
  2. CER:  gli impianti realizzati nell’ambito della Comunità Energetiche Rinnovabili sono escluse dal divieto.
  3. Altre Aree: alcune aree specifiche sono escluse dal divieto, come le cave, le miniere, i terreni di proprietà delle Ferrovie dello Stato e degli aeroporti, le zone interne degli impianti industriali e quelle vicine alle autostrade.

Obiettivi di Energia Rinnovabile.

Il compromesso tra i ministeri ha evitato il blocco totale di nuovi impianti nei terreni agricoli. L’Italia si è impegnata a triplicare la capacità di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2030. Questo obiettivo ambizioso richiede una strategia equilibrata che tenga conto sia dell’agricoltura che dell’energia pulita.

Il divieto del Decreto Agricoltura mira quindi a bilanciare le esigenze agricole con la transizione verso un futuro più sostenibile. L’energia solare rimane una priorità, ma ora gli impianti dovranno essere sollevati da terra per rispettare la legge.

Cosa ne pensano gli agricoltori del Divieto di Impianti Fotovoltaici su Terreni Agricoli.

Gli agricoltori hanno reagito in modo contrastante alla decisione del Consiglio dei ministri riguardante il divieto di impianti fotovoltaici su terreni agricoli. Alcuni sono preoccupati per l’impatto economico, poiché gli impianti fotovoltaici rappresentavano una fonte di reddito aggiuntiva e temono che la restrizione possa limitare le loro opportunità finanziarie.

D’altra parte, c’è chi sostiene la decisione. Alcuni agricoltori ritengono che l’agrivoltaico, che consente di coltivare e produrre energia contemporaneamente, sia una soluzione valida. Questo approccio bilancia le esigenze agricole con la sostenibilità ambientale, offrendo un compromesso accettabile.

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