Incentivi 2025 Comunità Energetiche. Nuovo decreto

Incentivi 2025 per le Comunità Energetiche Rinnovabili. Nuovo decreto. Città con solar farm
Nuovo decreto: incentivi 2025 per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Cosa cambia e quali opportunità offre ad aziende, condomini, privati.

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Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano uno strumento strategico per la transizione ecologica in Italia. Grazie al nuovo decreto incentivi 2025, firmato dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, vengono introdotte importanti novità per chi vuole investire nelle CER. Il provvedimento amplia la platea dei beneficiari, semplifica l’accesso agli incentivi e rende più flessibile la gestione dei progetti. Vediamo nel dettaglio cosa cambia con il nuovo decreto e quali opportunità si aprono per famiglie, imprese e territori.

Cosa sono le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

Le CER sono aggregazioni volontarie tra cittadini, piccole e medie imprese, enti locali, cooperative, enti di ricerca e organizzazioni del terzo settore. Il loro obiettivo è produrre, condividere e consumare energia rinnovabile in modo collettivo e sostenibile, spesso attraverso impianti fotovoltaici o eolici. L’energia generata viene condivisa virtualmente tra i membri, favorendo l’autoconsumo energetico e riducendo la dipendenza dalla rete nazionale.

Incentivi 2025 per le Comunità energetiche: tutte le novità del nuovo decreto.

Il decreto incentivi 2025 per le Comunità energetiche introduce diverse modifiche per rendere le CER più accessibili e funzionali. Ecco le principali misure introdotte:

1. Ampliamento dei beneficiari.

Potranno accedere agli incentivi anche i comuni fino a 50.000 abitanti, rispetto al limite precedente di 5.000. Questa modifica permette l’adesione anche di città di medie dimensioni, favorendo la diffusione capillare delle CER in tutta Italia.

2. Tempistiche più flessibili.

Il termine per la conclusione dei lavori è stato prorogato al 30 giugno 2026, mentre l’entrata in esercizio degli impianti potrà avvenire entro 24 mesi dalla fine lavori, comunque non oltre il 31 dicembre 2027. Questo consente una migliore pianificazione anche in caso di imprevisti.

3. Aumento delle spese tecniche ammissibili.

La quota di spese tecniche coperte dagli incentivi passa dal 10% al 30%, facilitando la copertura dei costi di progettazione, consulenza tecnica e gestione delle pratiche.

4. Anticipo del contributo.

Il nuovo decreto prevede la possibilità di ricevere un anticipo fino al 30% del contributo, migliorando la liquidità per le CER nelle fasi iniziali dei progetti.

5. Cumulabilità con altri incentivi.

Scompare il fattore di riduzione in caso di cumulo con altri contributi pubblici. Anche le persone fisiche potranno quindi accedere al sostegno economico senza penalizzazioni.

6. Applicabilità retroattiva.

Le nuove condizioni si applicano anche alle richieste già presentate, garantendo equità tra vecchi e nuovi progetti.

Opportunità concrete per famiglie, imprese e territori.

Incentivi 2025 per le Comunità Energetiche rinnovabili. Vantaggi per privati, condomini, aziende

L’obiettivo del Ministero è estendere i benefici delle CER a un numero sempre maggiore di cittadini e territori. Grazie agli incentivi 2025 per le Comunità energetiche, anche le aree urbane potranno avviare progetti collettivi per la produzione di energia pulita, riducendo i costi in bolletta e contribuendo alla lotta al cambiamento climatico.

  • Le famiglie e i condomini potranno ottenere energia a prezzo vantaggioso e ridurre la propria impronta ambientale.

  • Le imprese locali avranno accesso a una fonte energetica più competitiva e stabile.

  • Gli enti pubblici e le cooperative potranno promuovere sviluppo territoriale e inclusione sociale.

Le dichiarazioni e il futuro delle CER.

Simone Gamberini, presidente di Legacoop, ha definito il nuovo decreto “uno strumento fondamentale per valorizzare il ruolo delle CER nella transizione green, soprattutto nei territori più periferici”. Il senatore Antonio Trevisi ha sottolineato come le modifiche “consentiranno di utilizzare al meglio i 2,2 miliardi di euro del PNRR destinati alle comunità energetiche”.

Conclusioni.

Il nuovo decreto incentivi 2025 segna una svolta per le Comunità Energetiche Rinnovabili in Italia. L’ampliamento della platea dei beneficiari, la maggiore flessibilità e i nuovi vantaggi economici rendono le CER un’opportunità concreta per cittadini, imprese e amministrazioni. Nei prossimi mesi, con l’entrata in vigore del decreto, ci si attende un forte impulso allo sviluppo di nuove comunità energetiche, a beneficio dell’ambiente e dell’economia del Paese.

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