Il Rapporto ARERA 2025 fotografa un anno, il 2024, di svolta per i settori dell’energia elettrica e del gas naturale. Dopo la fase emergenziale del 2022 e la relativa distensione del 2023, il sistema energetico italiano ha vissuto un consolidamento normativo, con la fine dei regimi di tutela, ma anche un ritorno delle pressioni sui prezzi.
Se da un lato i consumi hanno mostrato una relativa stabilità e il mercato libero ha raggiunto una diffusione quasi totale, dall’altro i costi per famiglie e imprese sono tornati a crescere, principalmente a causa della reintroduzione di tasse e oneri di sistema, e per il persistere di un divario strutturale con il resto d’Europa.
Rapporto ARERA 2025: mercato energia e gas tra fine della tutela, prezzi in crescita e nuove sfide per famiglie e imprese.
In questo articolo analizziamo i dati principali di gas ed energia, mettendo in evidenza fornitori, prezzi e consumi, con un focus sulle motivazioni dietro i cambiamenti.
Fine della tutela: un passaggio storico.
Il 2024 ha segnato la vera fine dei regimi di tutela in Italia:
- Dal 1° gennaio 2024 i clienti domestici non vulnerabili del gas naturale hanno perso il servizio di tutela e sono stati automaticamente trasferiti a offerte PLACET in deroga in mancanza di scelta di un contratto di mercato libero
- Dal 1° luglio 2024 anche i clienti domestici non vulnerabili dell’energia elettrica hanno lasciato la Maggior Tutela e sono stati traghettati nel Servizio a Tutele Graduali, gestito da fornitori selezionati tramite aste
Si tratta di un cambiamento epocale: per la prima volta, famiglie e imprese italiane si trovano senza la protezione di un regime amministrato, con la concorrenza del mercato libero come unico riferimento.
Il mercato dei fornitori: il rapporto ARERA 2025 evidenzia meno operatori e più concentrazione.
Nel 2024 erano attivi 741 fornitori di energia elettrica, così suddivisi:
- 692 nel mercato libero
- 99 ancora in Maggior Tutela (riservata solo ai clienti vulnerabili)
- 41 nei servizi di tutele graduali, microimprese e salvaguardia
Il trend evidenzia una progressiva contrazione del numero di player, con un mercato che tende a concentrarsi nelle mani dei grandi operatori. Questo fenomeno, comune anche al gas, riflette la difficoltà dei piccoli fornitori a competere in un contesto di forte volatilità dei prezzi e margini ridotti.
La concentrazione ha due conseguenze principali:
- Maggiore solidità degli operatori rimasti, con benefici in termini di stabilità del sistema.
- Minore varietà di offerta per i consumatori, che rischiano di avere meno opzioni realmente competitive, soprattutto per le fasce più deboli e meno informate.
Consumi elettrici e gas: stabilità e razionalizzazione.
Nel 2024 i consumi elettrici complessivi sono stati pari a 243 TWh.
Il rapporto ARERA 2025 ha evidenziato che le famiglie hanno aumentato i propri prelievi del 4,8%, mentre le imprese hanno registrato una lieve contrazione, segno di un’economia che cresce meno del previsto
Per il gas, la domanda nazionale si è mantenuta intorno ai 62 miliardi di metri cubi, in linea con il 2023, ma molto al di sotto dei livelli pre-crisi. La riduzione strutturale dei consumi è un dato importante, legato sia all’efficienza energetica sia alla sostituzione progressiva del gas con fonti rinnovabili nel mix energetico.
Prezzi dell’energia elettrica: Italia ancora più cara dell’Europa.

Dal rapporto ARERA 2025 risulta che il 2024 ha visto un ritorno delle pressioni sui prezzi elettrici.
Il PUN medio italiano è stato di 108,5 €/MWh, in netta crescita rispetto al 2023 e superiore a tutti i principali mercati europei: Francia (58 €/MWh), Spagna (63 €/MWh), Germania (78,5 €/MWh)
Per i clienti vulnerabili ancora in Maggior Tutela, a fine 2024 il prezzo è salito a 28,21 c€/kWh al netto delle imposte (31,28 c€/kWh al lordo), in forte aumento rispetto al 2023
Nel Servizio a Tutele Graduali, invece, il prezzo medio è stato più basso: 22,33 c€/kWh al netto delle imposte, segnalando come la competizione possa portare a condizioni più favorevoli
La situazione evidenzia un problema strutturale: l’Italia paga ancora l’energia più cara d’Europa, principalmente per la forte dipendenza dal gas nella generazione elettrica e per il peso delle componenti fiscali e di rete.
Prezzi del gas: tasse e oneri spingono in alto le bollette.
Dal rapporto ARERA 2025 emerge che il 2024 ha segnato una nuova crescita dei prezzi del gas per i clienti domestici:
- 13,1 c€/kWh, con un aumento del 15,1% rispetto al 2023
Il rialzo è dovuto soprattutto a fattori interni:
- Componente fiscale: tornata a pesare per 3,2 c€/kWh dopo l’azzeramento del 2023.
- Costi di rete: aumentati, incidendo sul prezzo finale al cliente.
A livello europeo, l’Italia si colloca nuovamente sopra la media UE (+5,3%), perdendo competitività dopo il momentaneo miglioramento del 2023.
Rapporto ARERA 2025: le motivazioni degli aumenti.
Il Rapporto ARERA individua diverse cause dietro la crescita dei prezzi di gas e luce nel 2024:
- Fine delle misure emergenziali: nel 2023 IVA ridotta e oneri azzerati avevano calmierato le bollette; la loro reintroduzione ha avuto un impatto immediato e consistente.
- Persistente volatilità dei mercati internazionali: nonostante il calo dei prezzi spot del gas rispetto al 2022, il mercato resta instabile e sensibile a tensioni geopolitiche.
- Struttura del sistema energetico italiano: fortemente dipendente dal gas per la produzione elettrica, a differenza di Francia e Spagna che possono contare su nucleare e rinnovabili a basso costo.
- Incremento dei costi di rete: dovuti anche alla necessità di adeguare le infrastrutture per accogliere più energia rinnovabile.
Cosa significa per famiglie e imprese.
Il rapporto ARERA 2025 ha confermato che il mercato libero è ormai la norma: il 92,6% dei volumi complessivi e il 78,2% dei punti di prelievo provengono da questo canale.
Per i consumatori ciò significa maggiore responsabilità nella scelta del fornitore e delle condizioni contrattuali.
Gli strumenti messi a disposizione da ARERA, come il Portale Offerte accessibile anche con SPID e CIE, diventano quindi fondamentali per orientarsi tra le proposte e individuare le più adatte alle proprie esigenze.
Conclusioni
Il Rapporto ARERA 2025 mostra chiaramente due facce della stessa medaglia:
Da un lato, il completamento della liberalizzazione, con un mercato libero che ha ormai sostituito quasi del tutto la tutela.
Dall’altro, un ritorno a prezzi elevati per gas ed energia elettrica, spinti da fattori fiscali, strutturali e geopolitici.
Per famiglie e imprese, la parola d’ordine è consapevolezza: solo confrontando con attenzione le offerte e monitorando l’andamento del mercato sarà possibile limitare l’impatto delle bollette e sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla transizione energetica.

