Dotare le RSA di impianti ad alto efficientamento energetico e di servizi all’avanguardia diventa una necessità sempre più prioritaria a causa dell’allungamento costante della vita media a fronte di un sempre minore tasso di nuove nascite. Secondo un’indagine Istat, infatti, entro il 2050 l’Italia sarà uno dei Paesi Ocse con la popolazione più anziana.
Leggendo questi dati risulta evidente quanto la cura delle persone anziane diventerà per le famiglie e lo Stato una spesa sempre più incisiva.
C’è qualcosa che si può fare per cercare di ridurre questa spesa?
Certamente sì, agendo su due fronti: impianti e efficientamento energetico.
Il consumo energetico delle strutture sociosanitarie è molto alto, incide fino al 5% delle rette. Abbattendo i consumi e rendendo più efficienti gli impianti questa incidenza si abbasserebbe drasticamente.
I consumi energetici nelle residenze per anziani.
Sotto il profilo dei consumi, possiamo considerare le RSA come un ibrido tra un ospedale ed un albergo. La struttura, infatti, deve da un lato garantire agli ospiti un comfort continuo H24/365, dall’altro offrire servizi di varia natura, dai trattamenti per la riabilitazione e l’assistenza medica alle attività ricreative, vitto e lavanderia.
In media, i consumi energetici sono così ripartiti: 50% per i posti letto, 42% per la struttura (aree comuni, di servizio, ecc.) e il rimanente per il volume riscaldato.
Possiamo dividere i consumi in due tipologie: quelli termici, che comprendono il riscaldamento, l’acqua calda sanitaria, la ventilazione e la ristorazione e quelli elettrici, tra cui si inseriscono l’illuminazione, la cucina e la lavanderia, i vari dispositivi in uso e il condizionamento estivo.
Gli interventi utili alle RSA per ridurre i consumi e aumentare l’efficienza.
Gli interventi utili all’efficientamento delle Residenze Sanitarie Assistenziali sono molteplici e diversificati, vediamone alcuni.
Impianti per il riscaldamento e il raffreddamento.
Impianti di Cogenerazione e trigenerazione.
Gli impianti di cogenerazione e trigenerazione sono particolarmente efficaci per tutte quelle strutture, come le RSA, che utilizzano nello stesso momento le tre energie principali: elettrica, termica e frigorifera.
La cogenerazione permette alle RSA di recuperare il calore prodotto dal generatore elettrico, portando l’impianto a un’efficienza superiore all’80%. La trigenerazione, invece, si ottiene aggiungendo all’impianto di cogenerazione una macchina frigorifera ad assorbimento, in questo modo il calore generato può produrre anche acqua fredda da utilizzare nell’impianto di raffrescamento.
Impianti con pompe di calore e caldaie a condensazione.
Le pompe di calore sono macchine per il riscaldamento ad altissima efficienza: per produrre acqua calda sfruttano l’energia presente in natura (acqua, aria o biomassa), hanno un altissimo rendimento e non producono emissioni dannose all’ambiente in quanto non utilizzano la combustione.
Le caldaie a condensazione, invece, recuperando il calore prodotto dai fumi e abbassando le dispersioni del corpo caldaia, permettono un risparmio di circa il 25%.
Illuminazione.
Sostituendo le lampadine tradizionali con quelle al LED si risparmia fino all’80% di energia elettrica. Non solo, i LED hanno una vita molto più duratura e non necessitano di manutenzione, in questo modo la spesa per la sostituzione dell’impianto di illuminazione si ripaga fino a 7 volte nei 15 anni di vita media dei LED.
Illuminazione automatizzata.
L’installazione di sensori volumetrici in tutte le zone della RSA non occupate costantemente come le toilettes, le scale, i locali di servizio e i corridoi può incrementare notevolmente il risparmio energetico di una RSA.
Solare fotovoltaico e termico.
Le Residenze Sanitarie Assistenziali fanno un grandissimo uso di acqua calda sanitaria, per questo motivo può risultare particolarmente vantaggioso, per queste strutture, installare dei collettori solari termici, che supportano il generatore di calore e al contempo riducono il consumo di combustibili.
Anche i pannelli solari fotovoltaici sono particolarmente raccomandati, infatti supportano ampiamente gli impianti per il riscaldamento e il raffreddamento e riducono drasticamente il consumo di elettricità dalla rete, con conseguente risparmio economico. Solo per il raffreddamento estivo, ad esempio, il fotovoltaico può portare a un risparmio energetico di circa il 75%.